Molo 21, Santa Marinella

Molo 21, Santa Marinella


É più forte di me,
quando pronuncio le parole Santa Marinella la scena che mi viene in mente è sempre la stessa:”Santa Marinella IO! A casa de mi socera IO!” da Viaggi di Nozze 🙂
Invece, Santa Marinella, come si direbbe correttamente, al di là della battuta del film di Verdone, è una ridente cittadina del litorale laziale, una di quelle mete prese d’assalto d’estate e nei weekend, dai romani, siamo poco lontani da Civitavecchia e ad un’oretta da Roma.

Piccoli stabilimenti balneari sulle rocce, qualche ristorante di pesce affacciato sul mare, il castello di Santa Severa poco lontano. L’ideale per staccare dallo stress di un’intera settimana di lavoro è proprio venirsi a rilassare su questi lidi, dove si può godere di una bel tuffo al mare e del buon cibo che questa zona a da offrire.

Certo, bisogna dire che Santa Marinella non ha mai offerto una ristorazione di eccellenza, ma ci sono delle rare eccezioni. Molo 21 è uno di queste, stabilimento balneare che fa della ristorazione il suo punto forte.
Al timone di questa bella realtà: Eleonora e Kevin, italiana lei canadese lui, rispettivamente sala e cucina.


Arrivare a Molo 21 al tramonto, ritengo che possa regalare l’esperienza migliore in questa stagione, il cielo si tinge di rosa, il mare si mescola con il cielo e le onde fanno da colonna sonora alla cena quando ci si accomoda su uno dei tavolini al lato della terrazza affacciata sul mare.
Ambiente rilassante, informale, niente di super-fighetto, ma è proprio per questo “mood” che ho apprezzato di Molo 21, ristorante di mare con ottime materie prime riveniente principalmente da Civitavecchia o da Santa Marinella stessa, che regala oltre allo stabilimento, un contesto romantico, senza eccedere, senza mancare di sobrietà.

Veniamo quindi alla cucina di Kevin, come dicevo è di origine Canadese quindi non rinuncia a cucinare anche salmone e astice, unici due prodotti che non vengono da Santa Marinella ma che restano legati alla sua cucina natia, come anche la proposta di ostriche.

Tuttavia per quel che ci riguarda, scegliamo di privilegiare proprio il pesce locale, quindi per antipasto, optiamo per i crudi rivisitati da Kevin “cinque creazioni di mare“, come compare in carta.
La portata si compone di: ostica affumicata, davvero notevole, tartare di pesce spada con maionese al limone e pane verde al prezzemolo, carpaccio di tonno ala lunga con crema di peperoni rossi, battuto di gamberi gobbetti al riso soffiato, carpaccio di baccalà con crema di piselli e quinoa.
Buona anche la “zuppetta di frutti di mare e legumi“, vongole e ceci sono i protagonisti del piatto che mescola un abbinamento sempre riuscito.

I primi piatti sono probabilmente uno dei cavalli di battaglia di questa cucina, sono stata molto indecisa se provare lo spaghetto pane, burro e alici di lampara, ma alla fine la scelta è ricaduta sul tagliolino di crudo di gamberi rossi di Mazara del Vallo con basilico e tartufo nero estivo. Il piatto viene realizzato con pasta all’uovo, tanti gamberi rossi crudi e tartufo nero fresco, vero, tanto che il piatto profuma principalmente di mare, solo in bocca si percepisce il gusto inconfondibile del fungo ipogeo, che ci sta divinamente.
Inoltre per gli amanti delle porzioni consistenti, qui non rimarranno certo delusi!



Le proposte per i secondi piatti, oltre a quelle alla carta, variano in base al pescato del giorno, alla possibilità di assaggiare la ricciola non ho resistito e ho deciso di prendere un trancio, questo viene accompagnato da crema di zucchine e menta. Il pesce bianco e carnoso e tenero, è scottato per formare una bella crosticina croccante sulla pelle che lo rendo ancora più appetitoso.
Abbiamo assaggiato anche il maccarello, pescato proprio a largo della spiaggia locale, un pesce azzurro che, per chi non lo conosce, ha una carne abbastanza asciutta, un pesce muscoloso e tenace, in questo piatto viene servito intero e rimane comunque gradevole al palato, accompagnato da una purea di melanzane affumicate e melanzane a fette fritte.
Piccola tentazione cui non rinunciare: le patate fritte alla paprika affumicata, volendo non mancano altre stuzzicanti versioni come cacio e pepe, timo, e classiche.

Mensione speciale per la loro carta dei vini, semplice sicuramente, ma con alcune belle chicche soprattutto per produttori naturali per cui gli appassionati potranno sicuramente trovare qualcosa di meritevole con ricarichi onestissimi. Noi abbiamo optato per Contrada Blandano un bianco dell’Etna biologico, Terra Costantino.

Peccato solo che alla fine erano troppo sazi per provare anche il dolce e sono sicura che la Strawberry Short Cake, in stile americano avrebbe sicuramente superato le aspettative, ma purtroppo ho dovuto rinunciare.

Al calor del sole, è sorta la luna, uno spicchio illumina il cielo e le stelle una ad una hanno iniziato a fare capolino, la serata è fresca e le chiacchiere con Eleonora e Kevin sono piacevoli, scopro che sono davvero dei ragazzi in gamba con tanta voglia di fare, di sognare e di crescere, è dal 2012 che hanno investito in questo progetto di Molo 21 e gli auguro davvero una storia di successo.
Dal canto mio mi piacerebbe tornare per assaggiare ancora qualche piatto del menù e magari godere di un bell’aperitivo, a tal proposito loro preparano anche ottimi cocktail da accompagnare con fritti di pesce di pesce o plateau di ostriche.

MOLO 21
Lungomare Guglielmo Marconi 21
Santa Marinella
Telefono 328.6692629

Per chi visita Molo 21, c’è anche la disponibilità di utilizzo del parcheggio dell’Hotel Le Najadi posto di fronte all’ingresso dell’hotel.

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