Za’atar

Za’atar

Za’atar, nuovo indirizzo romano per la cucina mediorientale, con specialità libanesi, israeliane, greche, marocchine e persiane. Queste sono state le parole magiche mi hanno fatto dire, è un novità da provare qui a Roma. Perciò dopo poco più di un mese dalla sua nuova apertura sono andata a curiosare nella sua sede nel cuore di Testaccio per apprezzare appieno il locale e la sua proposta.

Za’atar si trova Piazza Orazio Giustiniani di fronte al Macro, si distingue rapidamente per via della porta color blu cobalto e qualche tavolino fuori. Entrando, trionfa il blu, l’azzurro delle poltroncine che ricordano arazi arabeggianti, insieme al giallo dei tavoli, gli smalti e l’oro degli ottoni. Gli specchi evocano archi e colonne che si moltiplicano all’infinito grazie a un gioco di prospettive e riflessi.

Za’atar è il nome del locale, za’atar (… e io ne parlavo giusto qui) è il mix di spezie e olio che come prima cosa viene portato al nostro tavolo per l’assaggio.
La cena si apre infatti con vari piattini colorati contenenti diversi tipi di dip: il noto hummus di ceci, la baba-ganoush, un hummus alle barbabietole e uno all’avocado.
Le creme e lo za’atar sono accompagnati da un pita calda fatta a mano, molto gradevole, e tra i variopinti assaggi fatti devo ammettere che è difficile scegliere quale dip sia la migliore.

Studiando la carta del ristorante, l’attenzione cade sulla vasta proposta di meze (antipasti) seguiti da un paio di pagine di piatti principali che sono le tajine e i grigliati. Il menù spazia davvero tra molte specialità che abbracciano paesi diversi e per farsi un’idea precisa anche sulla fascia di prezzo riporto che: le dip sono sui 5 €, gli antipasti più particolari tra gli 8-9 € e le tajine da 10-16 €.

Tra gli antipasti assaggiamo: i gamberi fritti avvolti in pasta kataifi serviti con avocado e salsa di yogurt allo zafferano, i famosi felafel, la tartare di salmone marinato con harissa e tabulenia, molto fresca e adatta alla stagione estiva.
Buoni anche i sigari marocchini croccanti, realizzati con pasta phillo e ripieni di agnello uvetta e pinoli con una spolverata di zucchero sopra, come nella migliore tradizione mediorientale, Il piatto è accompagnato da sale allo yogurt e alla curcuma.

E’ stato difficile non cedere alla tentazione di provare almeno la tajine, quindi abbiamo assaggiato quella “marocchina” con pollo speziato limoni confit, olive verdi prezzemolo e zenzero, insieme a quella “persiana” con agnello speziato, zucca, prugne secche, tamarindo e miele.
Per i miei gusti era preferibile la seconda, anche se probabilmente un pochino meno estiva, ma ho odorato la speziatura dell’agnello ricca ma non esagerata.

La cena è stata accompagnata da un particolare vino bianco libanese, ma alla carta possibile scegliere anche dei cocktail non banali per via dell’utilizzo di ingredienti insoliti che danno hai miscelati un tocco etnico.

La proposta per quello che riguarda i dolci è sicuramente più occidentale seppur rivisitata con l’opportuno inserimento di ingredienti più strettamente mediorientali. Qui in tutta sincerità mi sarei aspettata qualcosa di diverso, magari più tipico.
Ho provato la torta al cioccolato araba, si tratta di una torta al cioccolato con 7 spezie, un crumble di cacao al sale e panna fresca e cioccolato fuso.
Più estivo il kataifi cheesecake con le pesche la salsa al melograno e la pasta kataifi croccante.

Per chiudere non fatevi mancare il tè alla menta servito al tavolo in un elegante teiera in ottone.

Za’atar nasce da un progetto che Luca Piperno, imprenditore di successo nel campo della ristorazione, e i suoi soci Mayer Naman, Victor Nahum, Michele Aprile, Marco Domenicucci. Nomi che di certo non sono nuovi nel campo della ristorazione romana infatti alle spalle ci sono locali come Dolce, Retro e Casa 900, l’ultima loro sfida è stata quella di scegliere di cimentarsi nella proposta di cucina mediorientale e secondo me proponendo una formula molto interessante e innovativa.

Za’atar
Piazza Orazio Giustiniani, 2, 00153 Roma
Aperto tutti i giorni a cena tranne la domenica
(da ottobre a pranzo anche nel weekend per il brunch)
Telefono: 06 574 1382

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