In cucina con Simone

In cucina con Simone

Chi dei miei lettori è più affezionato, lo sa, che da queste parti viene citato spesso e volentieri, sto parlando di Simone Rugiati, di cui ho sperimentato spesso le ricette per cui nutro una segreta (va bè manco troppo) chiamiamola “ammirazione”!?
Per questo appena ho visto che organizzava il suo primo corso di cucina mi sono decisa ad andare senza troppi dubbi. Complice la mitica Alem una serata di ottobre anche piovosa ci siamo dirette verso la famosa scuola dove tra un pò sarò di casa. 🙂
Il corso inizia puntuale alle 19 e ci impegna circa per tre ore, realizzando tre diverse ricette.
Come Simone ci spiega non è solo la ricetta ma un intero percorso dove all’interno c’è la spiegazaione di uno e più piatti, dritte per i risotti, dritte persino per la banale pasta al pomodoro… La farò presto!
Lo stile? Sempre il suo: scanzonato, divertente e diciamolo poco professionale ma non mi aspettavo qualcosa di diverso.
Allora vi racconto il menù realizzato, appena poi ripeterò le ricette a casa ve le racconterò anche più dettagliatamente. Intanto la prima foto che vedete è l’antipasto, il titolo abbastanza lungo recita: “turbante di branzino con panzanella di scampi e limone in guazzetto di frutti di mare” l’idea è quella di utilizzare un filetto di pesce come contenitore per un ripieno di scampi, cozze, pane e zest di limone. Il tutto infilato in un pirottino e cotto al forno, la guarnizione sopra è realizzata con patate a juliene fritte.

Come primo piatto dei “Paccheri farciti alla a – NORMA – le” ossia tutti i profumi di un classico condimento alla norma ma in veste un pochino originale, le melanzane sono finite nel ripieno dei paccheri, il pomodoro è finito come base del piatto e la grattuggiata di ricotta salata sopra per dare la sferzata di sapore, insieme alla pancetta. Un primo un pochino laborioso ma che ha il vantaggio di poter essere preparato in anticipo e passato in forno solo all’ultimo minuto.

La coloratissima “tagliata di manzo in crosta di mais con grana e rucola liquidi” l’ultimo piatto realizzato, un secondo davvero ricco. Sullo zabaione di grana  meglio non chiedere, Simone più veloce della luce l’ha realizzato facendo addensare sul fornello il tutto senza che io avessi il tempo di capire come venisse realizzata la fantastica cremina, ma proverò a casa. Per il resto: preso del controfiletto di angus realizzata la panatura viene fritto in olio, non troppo tempo perchè deve rimanere al sangue al centro, scaloppato e guarnito con un pesto di rucola scottata e lo zabaione salato. Infine qui Simone all’opera:

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