Iside De Cesare a Coquis

Iside De Cesare a Coquis

Ed è proprio per festeggiare l’8 marzo e le donne che volevo raccontarvi questa storia.
Un storia tutta al femminile, una storia bella.

Per me, inizia qualche sera fa da Coquis, la scuola di cucina di Angelo Troiani, dove si susseguono giornalmente corsi di cucina, corsi di degustazione, professionali e amatoriali. E’ proprio durante uno di questi incontri con gli chef stellati a cui ho partecipato che ho conosciuto Iside De Cesare.
Ho frequentato il suo corso, in cui ci ha spiegato i segreti per realizzare 3 piatti dall’antipasto al dessert.

Lei, donna, mamma di due bimbi e chef de la Parolina di Trevinano, Acquapendente. Premiata con la stella michelin e come Jeunes Restaurateurs d’Europe.

La scelta di aprire una ristorante ad Acquapendente, immagino sia stata un altra bella sfida, la località di certo non è facile da raggiungere, nonostante tutto, lei con Romano, il marito, hanno trasformato questo, in una grande opportunità.
Sfruttando al massimo il territorio che li ospita (tra Lazio, Toscana e Umbria) per utilizzare prodotti di tutte e tre le regioni, valorizzandoli al meglio.

Trasformare le difficoltà in opportunità, dividersi tra la vita da mamma e quella di chef di gran talento e, nonostante questo, avere ancora passione da vendere, mantenendo l’umiltà, conservando uno splendido sorriso. Io, sono rimasta folgorata dalla sua forza, lasciandomi affascinare dalla sua storia tanto da non poter non condividerla con voi, proprio il giorno della festa della donna. Una favola di successo, che mi è stata di sprono e penso non lascerà indiffirenti nemmeno voi.

L’entusiasmo di questo post ovviamente, riguarda molto anche ricette che ho imparato dalla chef. Tornando perciò, a parlare di cucina, le preparazioni proposte sono state le seguenti.
– Uovo alla carbonara (prima foto):
Il piatto si compone di una crema di pecorino, che va alla base del piatto, dall’albume d’uovo montato a neve e cotto in modo che resti spumoso e soffice, dal tuorlo impanato e fritto con il cuore liquido. A finire, viene aggiunta una sbrisolona al pecorino e il guanciale reso croccante in padella. Piatto molto saporito e sostanzioso ma incredibilmente interessante per il gioco di consistenze e il gusto che riporta all’idea della pasta alla carbonara.

– Maialino da latte laccato al miele e pepi (seconda foto):
La consistenza della pancia di questo maialino è senz’altro quello che sorprende di questo piatto. La cottura è lentissima e avviene in sottovuoto per diverse ore a 80°. La pelle è poi resa croccante in padella dove viene dorato solo qualche istante.
A parte, si prepara una marinatura composta da miele e pepi misti con cui la carne viene laccata e servita su insaltina di ravanelli per rinfrescare la bocca.
La carne prima della cottura viene spolverata di aromi: fiori di finocchio e lavanda, spezie che produce e raccoglie proprio la chef ad Acquapendente. 🙂

Come facile intuire le foto qui sopra, raccontano la preparazione del dessert.
– Strudel riccio con zabaione al calvados:
Tra le ricette presentate, questa forse è la più articolata, ma sono stata felicissima di aver imparato l’impasto di questa sorta di sfogliatella riccia. I passaggi per realizzarla non sono pochi di certo ma creare con le mie mani questi piccoli gioiellini è stato davvero bello. La pasta per la sfogliatella viene messa in sottovuoto 24 ore, prima di essere stesa, spennellata di strutto e congelata, per essere poi tagliata a fettine, ed essere “srotolata” a forma di ventaglietto. Si compone il piatto aggiungendo poi, lo zabaione sul fondo e si mettono sopra le sfogliatelle, farcite con un ripieno di mela e uvetta, tipico dello strudel.

Sono stata folgorata dalla cucina di Iside de Cesare, ma anche dalla sua gentilezza e dal suo modo di fare.
Devo mettere assolutamente in programma una visita presso il suo ristorante.

Buon 8 marzo a tutte le donne, non solo oggi ma tutti i giorni!

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