Tre forchette 2011

Tre forchette 2011

Ieri ho partecipato alla serata tenutasi alla Città del Gusto in occasione dell’uscita della nuova Guida Ristoranti d’Italia 2011, una cena realizzata da 14 chef, tre “inforchettati”.
Le sale sono divise per zone, ad ognuna corrisponde un menù di cinque chef diversi e come si fa a non curiosare anche nei piatti altrui? … Tanto in questi casi, si sa, il menù del vicino è sempre più verde. 🙂
A parte questo, vi parlerei di ciò che ha provato la sottoscritta, che insomma tanto male non è cascata.

Si inizia con un antipato de “LA TORRE DEL SARACINO” di Gennaro Esposito: melanzane alla scapece, palamita e ostica con profumo di limone e vaniglia

la palamita appena scottata affiancata da una torretta con una base di melanzane al gusto di aceto, ostriche e gelatina di vaniglia e limone. In abbinamento abbiamo scelto Franciacorta Palazzo lana Estreme ’05 – Guido Berlucchi.

A seguire “ULIASSI” di Mauro Uliassi, un piatto quantomeno originale intitolato: autunno a Senigallia alzavola, radici di erbe di campo e cantina

Il piatto viene servito con del tè Pu Er invecchiato, lo chef consiglia di sorseggiare il tè prima e dopo la degustazione del piatto. Il forte odore di legno e botti, cantina e muschio pervade le narici appena si porta la tazzina alla bocca, il gusto quasi all’allappa, ma il tutto è “spazzato via” dal primo assaggio del piatto, che sotto la scorza nera profumata di tartufo nasconde la morbidezza di patate, radici che a me hanno ricordato i cardi e la sferzata di sapore dell’anatra. Si è capito che questo piatto mi ha letteralmente conquistata? In abbinamento Olivar ’08 – Crescioni e Verdicchio Stefano Antonucci ’08 – Santa Barbara forse quest’ultimo più adatto anche perchè prodotto nelle marche.

Arriva il turno di “TRUSSARDI ALLA SCALA” di Andrea Berton con il suo risotto con gambero crudo e corallo di crostacei

Sotto la parte di riso si nasconde un carpaccio di gamberi grudi, dovete sapere che io amo il crudo di pesce e perciò con questo piatto sono letteralmente andata in estasi. In abbinamento Gewurstraminer Nussbaumer ’09 – Cantina Tramin e Baide Alte ’08 – Livon, meglio il Gewustraminer (a mio parere eh!).

Arriva il secondo piatto curato da “ST. HUBERTUS DE L’HOTEL ROSA ALPINA” di Norbert Niederkofler si tratta di filetto di cervo con crauti uva e purè di zucca alla vaniglia.

perfetta la cottura del cervo, ottimo l’abbinamento con il dolce della zucca, in abbinamento finalmente un rosso abbiamo scelto Brunello di Montalcino ’05 – Biondi Santi Tenuto il Greppo e Gattinara ’05 – Torraccia del Piantavigna. Buonissimo il Brunello ma il Gattinara mi ha conquistata.

Chiudiamo quest’esperienza con il piatto creato dal “REALE” di Niko Romito e qui ditemelo una volta per tutte, chi viene con me a Rivisondoli a provarlo? Il piatto si intitola: limone, cioccolato, mosto d’uva e liquirizia

Spuma sofficissima di limone che all’interno nasconde un ripieno cremoso di cioccolato e una finissima sfoglia croccante che sa di liquirizia e caramello. Evabbe che ve lo dico a fa! 🙂
In abbinamento un passito: A.A. Passito Anthos ’07 – Erste+Neue.

Il guidizio finale è che mangiare in un ambiente in cui c’è così tanta confusione e vedersi arrivare dei piatti che per quanto squisiti alcuni davano l’impressione che non fossero impeccabili, suppongo che cucinare per tante persone così comporta delle chiare problematiche tecniche, lascia un pochino perplessi. Non immaginavo chiaramente di andare lì e farmi un idea precisa della cucina di ognuno di questi chef ma forse si ha un idea finale più negativa di quella che si avrebbe in un altro contesto. Direi un esperienza da fare un volta magari per pura curiosità ma probabilmente che non ripeterei.

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