Gazometro 38, la pizza di Pier Daniele

Gazometro 38, la pizza di Pier Daniele

 

La visita risale ormai ad un mesetto fa, quando sono andata a Gazometro 38 per assaggiare la pizza di Pier Daniele Seu.
Questo giovanissimo pizzaiolo per alcuni non avrà bisogno di presentazioni, per gli altri dico solo che proprio questo weekend si è classificato come miglior pizzaiolo emergente 2016 alla manifestazione cooking for Art. Avendo assaggiato l’impasto della sua pizza, mi è ben chiaro il perché.

Partiamo però da Gazometro 38.
Ostiense.
Un quartiere che di recente ha visto sorgere un numero cospicuo di nuovi locali (lo dice anche lui!).
Gazometro 38, occupa un grande spazio nell’omonima via, come definirei il locale? Passatemi il temine, “modaiolo”. Il format che segue è quello che sembra ormai più in voga al momento, il ristoro sempre aperto dal giorno alla sera, con proposte diverse ad ogni orario e la possibilità di cenare al ristorante, guardare una partita con gli amici e anche mangiare una pizza.

Entrando al Gazometro 38 si ha un unico ambiente contornato, all’inizio dal bancone e dai salottini, e poi dal punto pizzeria con forno a legna, dove pile di piatti sono disposte sopra al banco decorato con piastrelle di diversi disegni e sfumature.
I tavoli non sono eccessivamente ravvicinati, c’è spazio sufficiente, solamente quando è molto affollato l’ambiente diventa particolarmente rumoroso, sopratutto se ci sono patite di sottofondo.

Le tipologie di pizze proposte in menù variano dalle classiche alle più ricercate, c’è anche la possibilità di scegliere, per tutto il tavolo, la degustazione, il che vuol dire che viene servita un pizza dopo l’altra e ognuno assaggia una fetta per tipologia. Noi abbiamo scelto questa opzione.
Dal menù abbiamo selezionato solo un paio i pizze, poi le altre è stato Pier Daniele Seu a consigliarcele in base anche agli ingredienti stagionali che aveva a disposizione.

La prima, quella che ho preferito, è stata la pizza pomodori confit, burrata pesto e arancia.
Due parole, ma forse anche più di due, vanno all’impasto realizzato.
Come definirlo se non “un nuvola”? C’è chi ha detto che si scioglie in bocca, il che vuol dire che la pizza mantiene la sua consistenza e croccantezza sul bordo, ma grazie all’alveolata pronunciata e il giusto calore in cottura resta incredibilmente godibile ad ogni morso. Leggera, facilmente digeribile.

Le altre pizze assaggiate sono state: prosciutto di Bassiano e mozzarella di Caiazzo;
Scarola, olive, baccalà e fichi;
Cicoria e guanciale;
Cipolla caramellata, guanciale, pecorino e polvere di caffè.

Interessante la combinazione degli ingredienti soprattutto dell’ultima, sicuramente più audace.
Dell’impasto della pizza ci si innamora, ma un piccolo appunto andrebbe fatto alla qualità degli ingredienti usati per il condimento, è vero che questa rimane una scelta di chi gestisce il locale e non del pizzaiolo, ma olio extravergine non era esente da difetti purtroppo, come forse qualche appunto andrebbe fatto anche riguardo al prosciutto. Senza essere eccessivamente severi e considerando questi dettagli accessori, mi sento di consigliare l’assaggio.

GAZOMETRO 38
Via del Gazometro, 38, 00154 Roma
06 5730 2106
Chiuso il lunedì

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