Pane di segale alla birra

Pane di segale alla birra

Chissà perché ho subito pensato che sarebbe stato perfetto per farci colazione. L’ho immediatamente visto troppo bene con un ricciolino di burro e quella marmellata home made di arance, che riservavo per la giusta occasione (grazie del goloso regalino!;) .
Bè, la colazione devo dire che ha riscosso il suo successo, tanto che dopo il passaggio di tutti i commensali, per dirlo in maniera carina e non dire cavallette, una pagnotta era già stata bella che spazzolata via.
Il pane che deriva dalla segale di solito è un pane molto scuro e umido, io però, ho usato un mix di farine per ottenere un pane, si integrale, ma anche morbido e asciutto a tale scopo si presta benissimo l’aggiunta di manitoba. Il gusto rimane rustico, quasi amarognolo per questo si abbina molto meglio con sapori dolci o anche formaggi a pasta molle, o ancora meglio lo vedrei in una zuppa contadina come crostino.
Adesso due appunti sulla realizzazione, è stato un vero e proprio esperimento, sin dal principio. Trovavo delle ricette del pane di segale che prevedevano l’utilizzo di uova o di lievito madre… Accidenti il mio ormai da qualche tempo ha optato per il suicidio (sigh sigh!) diciamo così, mi sento meno in colpa per aver lasciato morire la creaturina! 🙂
Quindi bisogna ripiegare su un altro lievito, allora la testolina comincia a chiedersi: se io utilizzo il lievito di birra, perché non aggiungere all’impasto proprio lei? la birra? Gli esperimenti si sono susseguiti nei giorni successivi… Lo sapevate che il lievito di birra mescolato alla birra perde il suo potere lievitante? Da principio non ci volevo credere, ritenendo di aver scaldato troppo il liquido e aver fatto morire gli agenti lievitanti. Al secondo tentativo ho compreso che era proprio la birra il problema. Quindi adesso, siore e siori dopo gli esperimenti del piccolo chimico, se già non lo sapevate (e solo io ho fatto la scoperta dell’acqua calda): lievito di birra, sciolto nella birra = non funge! O almeno a me non ha funzionato per niente.
Quindi Kitty, allora quando si usa la birra in questo pane? – direte voi – Si usa semplicemente al posto dell’acqua al momento di impastare, ma il lievito quello no, va sciolto in acqua tiepida.
Da segnalare: Si concludeva ieri a Roma il VinoExcellence & Merano WineFestival, un interessante weekend di degustazioni, non possiamo certo attribuirgli l’importanza del vinoforum, altra manifestazione romana, ma resta ugualmente un interessante punto di incontro tra consumatori e produttori. Ho provato, ed è stata decisamente una bella esperienza, uno Chateau d’Yquem della mia età, vendemmia tardiva ’81 più o meno quindi siamo nati insieme, e poi… Vai con le malvasie del Lazio! Qui ci dobbiamo specializzare. Ma poi vedrete! Buon inizio settimana

PANE DI SEGALE ALLA BIRRA

300 di farina integrale di segale

250 di farina manitoba
0,5 gr di lievito di birra (2/10 di cubetto)
3o cl circa di birra doppio malto a temperatura ambiente
1 cucchiaio di malto
1 pizzico abbondante di sale
olio (per il contenitore)

Mescolare le farine unirle su di una spianatoia disponendole a fontana. Sciogliere il lievito in un dito di acqua tiepida aggiungere al centro delle farine e cominciare a impastare. Cominciare a versare via via anche la birra impastando energicamente.

Il composto risulterà estremamante colloso, abbiate pazienza e lavorante 10 minuti abbondanti in modo da compattare un poco. Mettete un filo d’olio nel contenitore dove avete intenzione di riporre l’impasto a lievitare e trasferite l’impasto dalla spianatoia al contenitore. Vi avvero non sarà facilissimo.
Lasciate riposare al caldo coperto da un canovaccio l’impasto fino al raddoppio. Saranno necessarie qualcosa come 7 ore. A questo punto prendete la teglia da forno ricoperata dell’apposita carta e date all’impasto la forma di pane. Potete fare dei panini, pagnottine (come me) o anche un unico filone. Con un coltello fate dei tagli sul pane, per consentirgli di lievitare meglio e lasciate riposare ancora 2 ore prima di cuocere.
Io con il forno statico ho impiegato mezz’ora a 220 gradi. Lasciar raffreddare prima di tagliare.
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