Anko

Anko


 

“Fagioli di soia rossi?”
“Esatto fagioli di soia lossi”
così mi ha risposto la cameriera la prima volta che sono andata al ristorante giapponese al momento di ordinare dei mochi per dolce, parliamo di almeno una decina di anni fa e ne è passata di acqua sotto i ponti, adesso non mi stupirei di una marmellata di fagioli, visto che c’è chi con pazienza la fa anche con i fiori di tarassaco 🙂
Ma l’anko è questo, una marmellata fatta di fagioli, e non c’è bisogno di storcere il naso perchè al primo assaggio vi innamorerete, mi ricorda vagamente una marmellata di castagne dalla consistenza un pò più solida. L’anko si utilizza per farcire daifuku oppure dorayaki, ma anche mangiata così ve la consiglio.
E’ possibile lasciare la marmellata con qualche fagiolo intero oppure decidere di frullare tutto e ottenere una consistenza più liscia, come ho fatto io. La ricetta proviene dal libro del cavolo di Sigrid e funziona bene.

ANKO

500 gr di fagioli azuki
500 gr di zucchero

Versare i fagioli in una pentola capiente con abbondante acqua, chiudere la pentola e portare l’acqua a bollore. Spegnere e togliere i fagioli dal fuoco metterli a mollo per 24 ore il 850 ml di acqua pulita.
Il giorno successivo eliminare i fagioli che sono venuti a galla e rimettere i fagioli sul fuoco con la loro acqua di ammollo. Cuocere i farioli a fiamma medio bassa per circa 2ore e 40 mescolando spesso e aggiungendo via via acqua quando il composto comincia ad essere troppo asciutto. Quando i fagioli sono teneri si aggiunge lo zucchero e si continua la cottura per altri 5 minuti.

Potete schiacciare i fagioli con un cucchiaio di legno oppure mettere tutto in un frullatore ed ottenere un composto più liscio. Versare la marmellata nei vasetti (io ne ho rimpieti due grandi).

Si conserva in frigo ma non aspettate troppo a consumarla dopo una settimana sarebbe bene averli terminati.

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