Brodetto alla Vastese

Brodetto alla Vastese

La problematica principale che si incontra con il brodetto lo sapete quale è?
Finire un filone di pane con il sughetto. 🙂 E poi magari avanzare il pesce.

In estate sulle coste abruzzesi-molisane, non di rado ci sono sagre e feste all’aperto che propongono la tipica zuppa di pesce di queste parti. Il pesce è quello di zona, che può essere anche pescato mediante l’uso dei trabocchi, i tipici “baldacchini” che si affacciano sul mare e con una rete che viene calata la sera si raccoglie il pesce dell’adriatico che passa vicino alla costa.

Io non mi ero mai cimentata prima d’ora in questa ricetta a casa, l’avevo sempre mangiato fuori il brodetto. Ma devo ammettere che la versione casalinga da buoni risultati e non è poi così laboriosa come credevo.

La ricetta la trovate su Taste From Abruzzo come sempre, è il nostro appuntamento mensile con la cucina che mi appartiene per le origini della mia famiglia materna.

Qui vi lascio solo qualche dritta per il VERO brodetto alla Vastese, per riconoscerlo e per realizzarlo senza troppi problemi:

– Non stracuocere: 20 minuti massimo mezz’ora di cottura è più che sufficiente. Il pesce deve rimanere intero altrimenti se si “rompe” troppo ci si ritrova una zuppa di lische.

– I pesci vanno solo squamati e eviscerati per il resto si lasciano interi, a meno che non siano dei tranci.

– La particolarità del brodetto alla vastese è la semplicità, quindi non si aggiunge aceto o vino, come in quello all’anconetana e nemmeno si fa il soffritto di cipolla.

– La zuppa va cotta in un contenitore di terracotta, servita con pane a parte (mai dentro) e mai girata, ma solo “trizzicata” ossia, si scuote delicatamente il coccio.

La preparazione nel dettaglio la trovate anche qui

BRODETTO ALLA VASTESE

1 kg di pesce misto
1 peperone rosso fresco
4 spicchi d’aglio
100 ml d’olio extravergine intenso
1 litro circa di passata di pomodoro
sale
peperoncino
prezzemolo

In un tegame in coccio far tostare l’aglio con un bicchiere d’olio, aggiungere il peperone e cuocere un poco prima di aggiungere il pomodoro.
Il tempo cottura necessario è di circa mezz’ora, prima mettere le seppie e i calamari che sono un pochino più lunghi da cuocere e dopo mettere il resto del pesce a seconda di quello che avete a disposizione.
Per i primi 15 minuti lasciare il tegame coperto poi finire la cottura scoperto per lasciar ridurre il sugo. Non mescolare mai la zuppa, in gergo di dice “trizzicare” cioè scuoterla solo delicatamente.
Alla fine aggiungere il prezzemolo tagliato con le mani e il peperoncino.
Servire la zuppa nel tegame di terracotta con il pane a parte.

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