Ichigo Daifuku

Ichigo Daifuku

 

 

Non ci si accontenta mai, proprio la settimana scorsa ho finito di scrivere l’elegio alla cucina italiana, e con nonchalance passo subito ad una ricetta made in Japan. Si tratta di un dolcetto grande all’incirca quanto una prugna, a vederli così bianchi e sterili non ispirano molta simpatia ma la bellezza sta quando ne tagliate uno, all’interno contengono una parte fresca data dalla fragola e una cremosa e molto zuccherina data dall’anko (la nutella nipponica).

Per questa ricetta la mia maestra è stata la mitica signora di cooking with dog, ormai sono una sua accanita sostenitrice e vi consiglio di guardare il suo video per capire i passaggi con maggior chiarezza. Idaifuku fanno parte delle categoria dei dolci tradizionali giapponesi i wagashi, bellissimi da vedere quando difficili da fare per le loro meravigliose forme e colori. I wagashi sono di solito un accompagnamento per il tè, ce ne sono di moltissime tipologie ognuna con un nome diverso. Gli Ichigo daifuku e i dango forse sono i più noti, la caratteristica che li accomuna è il fatto di essere fatti da una pasta mochi che ha la caratteristica di essere morbida ma molto gommosa, infatti sono dolcetti che vanno mangiati a piccoli bocconcini, gustando lentamente l’abbinamento fragole-anko che non vi deluderà, in Giappone è un classico.

Dolcetti perfetti da mettere nel vostro bento e da mangiare nella pausa pranzo. AH! Essendo dolcetti alla frutta vanno consumati in breve tempo tenedoli in frigorifero diciamo in 2-3 giorni

ICHIGO DAIFUKU – Ichigo alla fragole

100 gr di farina di riso glutinoso
100 ml di acqua
2 cucchiai di zucchero
150 gr di anko
6 fragole
amido di mais (per la copertura)

Pulire le fragole lasciandole intere, ora prelevando una quanatità di anko grande quanto una noce cominciare a coprire il frutto avvolgendolo con uno strato di marmellata. Fate questo per tutte e sei le fragole, ottenendo delle palline marroni, disponetele su di un piatto coprire con la pellicola e lasciate riposare in frigo per 20 minuti.

Nel frattempo mescolare la farina di riso con lo zucchero in una ciotola adatta alla cottura al vapore. Mescolare con una spatola e aggiungere l’acqua, fino a che il composto non sarà lucido e molto colloso. A questo punto prendere la ciotola e cuocere a vapore il contenuto per 15 minuti.

Preparare una teglia con il fondo coperto di amido di mais.

Togliere la ciotola dal fuoco, avete ottenuto quello che si chiama mochi, il composto da bianco lucido sarà diventato leggermente più scuro, cominciare a staccarlo dalle pareti con l’aiuto di una spatola e lasciate cadere il mochi nella teglia con l’amido. Adesso forse, la parte più difficile, il mochi sarà tremendamente colloso quindi è necessario sporcarsi le mani con l’amido prima di toccarlo. Formare sei palline di mochi e prendere le fragole con l’anko dal frigo.

Allargare ogni pallina di mochi ottenendo un dischetto, passatelo nell’amido, disporre al centro di questo la pallina di anko e chiudere delicatamente il dischetto intorno. Deve chiudersi perfettarmente attorno in maniera il più possibile uniforme.

Proseguite per la ricetta dell’anko!

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