Pasta fredda con pomodori confit, olive e shiso

Pasta fredda con pomodori confit, olive e shiso

Veniamo all’annoso problema che affligge molti pranzi estivi: la pasta fredda.
Prendiamo il toro per le corna e apriamo il capitolone di quei sbrigativi pranzi, tristi e deludenti, che contemplano l’utilizzo pasta scotta, fredda di frigo, condita con olio mediocre, farcita con scatolette di mais o altro genere di misture sott’aceto.
Peggio mi sento quanto le vedo in qualche bar costrette in contenitori platicosi con la condensa sulle pareti.

In realtà adoro la pasta (più i cereali a dirla tutta) freddi, ma deve essere fatta in un certo modo. Come tutte le cose.
Oggi vi parlo della mia pasta fredda preferita, suscettibile di qualche variabile, ma essenzialmente in versione vegana, così si accontenta tutti.
La mia pasta fredda:
– non deve essere secca e asciutta, per questo di solito aggiungo pomodori e verdure ricche d’acqua che senza esagerare con i grassi (olio) possono creare il giusto legame.
– deve essere appetitosa, quindi ben vengano ingredienti che diano quel “kick” salino e dal gusto deciso.
– deve essere ben condita e non con qualche sott’olio che naviga in un mare di pasta, deve essere “carica” di condimento a mio parere, altrimenti risulta davvero triste.
– i condimenti devono essere tagliati a pezzettini molto piccoli, per avere un bel mix ad ogni boccone.
Magari sembrano banalità, ma chissà come mai poi, quando vado in giro mi trovo queste paste (o riso) inguardabili.

Tra le varianti più gettonate di questa pasta fredda, ci sta ovviamente l’aggiunta di bottarga o alici, ma bisogna considerare che tutti i commensali devono poter mangiare il pesce. Altra variante, è quella con aggiunta di pezzettini di feta, ma bisogna tenere conto che tutti devono poter consumare latticini, infine qualche cucchiaio di pesto potrebbe starci bene come anche la frutta secca (es: mandorle a lamelle leggermente tostate).
Qui poi spazio alla fantasia insomma.

PASTA FREDDA CON POMODORI CONFIT, CAPPERI, OLIVE E SHISO

500 gr di fusilli grandi
1 kg di pomodorini pachino
2 dozzine di capperi
250 gr di olive taggiasche denocciolate
olio extravergine fruttato medio
sale
foglie di shiso (o basilico)

Per i pomodori confit:
1 kg di pomodorini
olio extravergine
2 spicchi d’aglio
origano
sale
zucchero

Candire i pomodorini in forno a 140° per 4 ore.
I pomodorini devono essere messi su di un paio di teglie tagliati a metà con il lato tagliato rivolto verso l’altro e conditi con:
olio, sale, origano e per finire una spolverata di poco zucchero.
Aggiungere 2 picchi d’aglio tagliati che poi devono essere rimossi.
Lasciar andare il forno a bassa temperatura fino a che i bordi non iniziano a brunire.
Tenere da parte e far freddare i pomodori e il loro sughetto di cottura.

Mettere in capperi in acqua per dissalarli almeno un oretta.

Bollire i fusilli, o la pasta che si preferisce e scolarli al dente.
Passare la pasta sotto l’acqua fredda per fermare la cottura e condirla subito con un filo d’olio, mescolare per non farla attaccare.

A questo punto aggiungere i condimenti: il sugo di pomodori confit, i capperi scolati, le olive. Lavare le foglie di shiso e aggiungerle prima di dare una bella mescolata.

Il mio consiglio è di non mettere in frigo la pasta, consumata a temperatura ambiente è migliore, ma se occorre dopo troppe ore va bene metterla in frigo basta non servirla gelida.

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