Inari-zushi Bento

Inari-zushi Bento

Quanto tempo dall’ultimo bento postato e che differenza scriverne adesso, che di bento ne ho visti e mangiati svariati, nel loro paese di origine.
Inutile che vi racconti quanti accessori e meraviglie si possono trovare per gli appassionati di questi lunchbox in Giappone, giuro che ne avrei fatto incetta, se non avessi avuto la valigia come limite. Infiniti cutter per alghe, stampini e formine per ogni onigiri e per ogni ingrediente, qualsiasi tipo di bento dai grandi, a più piani, laccati, i jubako alcuni anche costosissimi, ai piccolini di legno o di bambu intrecciato. Sacchettini, furoshiki, borse termiche, cartine colorate per riso dei personaggi dei cartoni… Sospiro e penso a quanti ne avrei voluti avere! ^__^

Preparare bento, non solo è una cosa che mi è sempre piaciuta, ma aver preso tanti spunti e idee non è certo poco. Oggi per esempio, la storia che sta dietro a questo lunchbox è troppo carina e parte dall’inari-zushi.
Una tipologia di sushi forse meno conosciuta in Italia, che non si prepara col pesce ma con il tofu fritto.
Questo tofu (aburage) si trova in vendita già preparato, si apre e forma una specie di tasca in cui si inserisce il riso ed eventuali condimenti. E’ buonissimo!

Ma la storia bella è quella di Inari (稲荷), un kami giapponese.
Divinità del riso, dell’agricoltura, delle volpi, dell’industria, del successo terreno, della fertilità. I templi shintoisti dedicati a Inari sono presi di assalto a capodanno perché i credenti sperano di avere buona fortuna sul lavoro e denaro.
Ma ora arrivo al dunque, simbolo di Inari o meglio, messaggero di questo, è la volpe. I fedeli quindi portano presso i templi varie offerte: riso, sake e altri cibi, aspettandosi che il messaggero interceda con Inari a loro favore.

Un’offerta popolare è proprio l’Inari-zushi, bè scusate…
Non sapete che le volpi sono golose di tofu? No? bè nemmeno io, ma a quanto dicono è così.

In più il rotolino di sushi ha gli angoli appuntiti che sembrano orecchie di volpi, quindi, i rotolini che vi sto presentando oggi, diventano il sushi di Inari, perché piace alle volpi che sono suoi messaggeri. Tutto chiaro?

INARI-ZUSHI BENTO

7 pezzi di tofu fritto (aburage)
150 gr di riso glutinoso a chicco piccolo, da sushi
salsa si soia

Per completare il bento:
insalata
daikon
cavolo nero stufato
sesamo
carote
narutomaki
mandarino cinese

Cuocere il riso con cottura giapponese.
Aprire il tofu fritto e scolarlo dal liquido si conservazione, strizzando leggermente.

Sbollentare qualche istante il tofu in acqua in ebollizione e scolarlo.
A questo punto passare il mattarello su ogni pezzettino di tofu, questo serve per farlo aprire più agevolmente .
Aprire ogni rettangolino di tofu a tasca, farcire con il riso e chiudere aggiustando la forma con le mani.

Decorare ogni fagottino con l’alga nori nella forma preferita e disporli nel bento, con la parte aperta verso il basso.

A parte lessare il cavolo nero, scolarlo e ripassarlo in padella con aglio e olio extravergine, aggiungere la salsa di soia e un cucchiaio di sesamo tostato.
Aggiungere anche il cavolo in un pirottino da cupcake e disporlo nel bento.
Tagliare il daikon, le carote e il naruto maki, disponendoli per riempire i vuoti.

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