La Pizza secondo Gabriele Bonci 2° livello

La Pizza secondo Gabriele Bonci 2° livello


Dopo la prima bella esperienza, già mi ero prenotata per il suo secondo appuntamento a tema pizza: con un docente d’eccezione, Gabriele Bonci. I suoi corsi quest’anno hanno davvero spopolato, tutto esaurito e tantissimi in lista d’attesa.
Anche questa volta, mi dirigo da Tricolore e dopo una giornata abbastanza intensa, il poliedrico panificio-laboratorio-scuola era davvero pieno di gente, compresa una intera troupe televisiva che era lì a documentare l’evento.

Superato qualche perplessità iniziare puramente logistica, prendo posto e inizia la magia. I profumi delle farine, il calore dei forni accesi e le mani appiccicose di impasto mi fanno scordare anche il trambusto intorno a me. Fulvio Marino ci parla della sua focaccia di enkir, e Gabriele ci spiega gli impasti con il farro.

La focaccia realizzata con farina di Enkir è stata una meravigliosa scoperta, non sono necessari lunghi tempi di lievitazione a differenza di altre farine diciamo che in 3 ore è già pronta e profumata in forno.

FOCACCIA DI ENKIR

1 Kg di farina Enkir
500 gr di acqua
7 gr di lievito secco
60 gr di olio evo
20 gr di sale

In una ciotola mettere la farina con il lievito secco, mescolare e aggiungere gradualmente l’acqua.
Con un cucchiaio girare per amalgamare bene quando si sarà iniziato a compattare, aggiungere il sale e iniziare ad impastare con le mani. Non aspettatevi la consistenza di una normale farina, questa resta molto più appiccicosa. Aggingere l’olio e ancora un’altra po’ di acqua formando una palla. Oleare bene una ciotola e adagiarvi l’impasto.
Lasciar riposare 3 ore e poi stendere.
L’accortezza che bisogna avere a questo punto è toccarla il meno possibile, perché questo impasto è delicato e tende a stapparsi. Mettere la palla di impasto su una spianatoia infarinata allargarla piano con i polpastrelli e trasferirla su di una teglia unta. Cuorere con il forno alla massima potenza (statico), nel ripiano più basso per circa 10-15 minuti quando sarà cotta sotto, spostatela altri 5 nel ripiano centrale.
Io la vedrei bene con un po’ di spezie miste sopra sopratutto rosmarino e origano.

Oltre agli impasti chiaramente, sono venute fuori una serie di idee originali di come usare l’impasto lievitato nelle più svariate forme. Oltre alla pizza fritta ha realizzato anche degli strudel di pizza farciti e chevelodicoaffà… Asparagi e cosciotti d’abbacchio cotti in crosta di pizza. Meravigliosi.

LA PIZZA FRITTA

200 gr di impasto lievitato
100 gr di passata di pomodoro
1/2 mozzarella di bufala
basilico

Prelevare l’impasto e disporlo su di una spianatoia infarinata, stenderlo con le mani senza maltrattalo troppo, allo spessore di circa 3 cm, con un taroco, tagliare dei quadratini di impasto e friggerli in olio bollente. La pasta ricrescerà rapidamente e quando sarà ben dorata condirla con pomodoro, un pezzetto di mozzarella e basilico.

Qui trovate anche il post di Elisabeth Minchilli, con un bellissimo video (sia in italinao che in inglese). Da non perdere!

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