Romanità a Tavola: Carciofi alla romana

Romanità a Tavola: Carciofi alla romana

Dalla Svezia si torna a Roma. Dopo tante ricette un po’ caloriche dobbiamo depurarci! Leggevo su questo libro che i carciofi sono originari delle isole Canarie e furono importati dai Romani. E’ un alimento ricco di potassio sodio, calcio, fosforo ferro e di vitamina (A,B1,B2, C, PP). Il caratteristico sapore amaro deriva dalla cinarina, sostanza che aiuta il flusso biliare e la diuresi oltre che abbassare il livello di colesterolo. Ha quindi una funzione epato proteretice, depuratrice e leggermente lassativa. Inutile dire che per preservare il più possibile i nutrimenti di questo alimento andrebbe mangiato crudo principalmente, oppure cotto al vapore o lessato… Quindi eccovelo qua:

CARCIOFI ALLA ROMANA

10 carciofi
prezzemolo fresco
mentuccia romana
1 limone
2 spicchi d’aglio
olio d’oliva
sale

Per pulire i carciofi sarebbe meglio usare l’apposito coltellino leggermente ricurvo e procedere togliendo le foglie a spirale dal basso verso la cima. Aprire leggermente le foglie ed eliminare anche la “barbetta intena” e pelare il gambo togliendo la parte più esterna.

A questo punto immergeteli in acqua fredda e succo del limone spremuto, perché non anneriscano.

Per il ripieno, tritate il prezzemolo, la menta, l’aglio ed uniteli al sale. Aprite bene i carciofi e all’interno di ognuno sistemate il trito al prezzemolo. Una volta farciti tutti, si può procedere alla cottura.
I carciofi vanno sistemati in una pentola con i bordi alti, stretti tra di loro per non farli muovere e messi a “testa in giù”.
Spesso io cuocio insieme ai carciofi i pezzettino di gambo troppo lunghi che ho pelato, oltre ad essere buonissimi anche i gambi aiutano a tenere fermi i carciofi durante la cottura.
Versare abbondante olio per coprire il fondo e il resto di acqua fino coprire di liquido 2/3 del carciofo. Cuocere fino a che affondando un forchetta non sentirete il carciofo tenero (circa mezz’ora).

0