Come fare il tofu in casa

Come fare il tofu in casa

Reperire soia gialla e nigari, questo il primo passo per l’avventore che si appresta a produrre in casa il tofu.
Prima che tutti in coro mi poniate la stessa domanda la risposta è: Natura sì, lì trovate tutto l’occorrente.

Il tofu è una preparazione affascinante, forse anche più del seitan, ho amato Pietro Leemann nel momento in cui, in un intervista , alla domanda “quale pietanza avresti voluto inventare tu?” lui rispose “il tofu”. Ha pienamente ragione, perché si resta a guardare con gli occhi di bambini cagliare il latte di soia che ci siamo prodotti in casa dalla semplice bollitura dei fagioli. L’agente cagliante, altro non è che cloruro di magnesio, ossia il nigari, si vende in buste ed è sotto forma di fiocchi, totalmente vegan (niente stomaci di animali! Pussavia!)

Una volta preparato il tofu, in frigo si può conservare per una settimana ma solo i primi due giorni avrà un pochino di sapore in più.
Ricordavo che Senza Panna, aveva eseguito questa preprazione così sono andata a vedere sul suo blog, che poi mi rimanda a: la cuoca petulante, così ho seguito tutte le sue indicazioni. .. con un aiutante d’eccezione in cucina! 😉

TOFU FATTO IN CASA

500 gr di fagioli di soia gialla
1 cucchiaio colmo di nigari
4 litri d’acqua

La sera prima:
mettere in ammollo i fagioli in acqua, scegliete un contenitore grande perché si gonfiano molto.

La mattina seguente:

1- Ottenere il latte di soia

Frullare tutti i fagioli, aggiungere poca acqua per aiutare le lame nell’operazione.
Mettere 4 litri d’acqua in una capiente pentola e far bollire.
Aggiungere la purea di fagioli. A questo punto girate e mescolate rapidamente perché si formerà subito una spessa schiuma, che deve continuare a bollire per 2 minuti. Trascorso tale tempo sperare la polpa di fagioli dal latte.

2- Cagliare il latte

Avrete così ottenuto circa 4 litri di latte di soia che deve essere rimesso in padella e bollire per circa 10 minuti.
Trascorso tale tempo lasciar riposare il latte e portarlo alla temperatura di 80° (cioè quando smette di fare il fumo!).
Nel frattempo, sciogliere il nigari in una tazza di acqua tiepida, aggiungere questa soluzione al latte, aggiungerla in 3 tempi aspettando qualche istante e mescolando tra un aggiunta e l’altra.

3- Formazione e lavaggio del tofu

Il tofu comincia a cagliare quindi io (che non avevo fascine da ricotta) ho usato garza e colino.
Foderare il colino di garza, versarci dentro la cagliata e chiudere la garza. Potete realizzare piccoli panetti. Ognuno dei quali con un peso dopra dovrà scolare per circa 30 minuti.
Trascorso tale tempo, mettere in panetti, liberi dalle garze, in acqua fredda per 15 minuti.

4- Come mangiarlo

Ce l’abbiamo fatta! YATTAAA!
Finalmente il nostro tofu è pronto, come consumarlo?
Ovviamente al naturale:
con un po’ di salsa shoyu,
con olio di sesamo e aceto di riso emulsionati insieme,
aggiunto alla vostra zuppa di miso calda , insieme a dell’erba cipollina e dell’alga kombu. Oppure all’italiana, aggiunto all’insalata: così, così o sotto forma di hamburger

5- L’okara

Bè? Non vi siete chiesti che fine fa la purea di fagioli? Mica si butta! Si può consumare in svariati modi: polpette, zuppe etc… E ogni consiglio per il suo riutilizzo creativo è ben accetto anche da parte mia! 🙂

0