Non mi dilungo troppo in presentazioni di questo piatto italianissimo, che è la pizza con la scarola. Dirò solo che tutto è partito su twitter con il sondaggio “cosa faccio con la scarola?” e in tanti mi hanno dato ottime idee, ma alla fine, cosa fare?
Ok! Vado sul classico che non si sbaglia mai, quindi da un idea di Sarah che mi suggeriva di realizzare una focaccia con la scarola io ho preparato questi piccoli calzoni. Devo dire che, con un pò di organizzazione, possono tranquillamente essere preparati per una cena infrasettimanale molto easy, ed essere mangiati belli spaparanzati sul divano mentre guardate il vostro programma preferito e bevete una bella birra. Oppure visto che ormai molti si aspettano che io cominci a fare davvero la “sommelier” direi che ci metterei un Greco di tufo (Vigna Cicogna 2010 – Benito Ferrara) visto che il ripieno sapido di capperi e alici la fa abbastanza da padrone, in più c’è anche un “incontro” territoriale.
La ricetta che ho seguito è quella di Croce e delizia, ma con qualche varizione:
CALZONI CON SCAROLA, UVETTA E PINOLI
Per la pasta:
500g di farina 0
1 cucchiaio strutto (25-30 gr) – io l’ho omesso
1 cucchiaino di malto
250 ml di acqua
15g di lievito di birra fresco
1 cucchiaino colmo di sale
Per il ripieno:
3 cespi di scarola liscia
qualche filetto di acciuga sott’olio
20 gr di pinoli
50 g di uva passa
40g di capperi
2 spicchi d’aglio in camicia
Mescolare la farina con il lievito sciolto in poca acqua tiepida, aggiungere un cucchiaino di malto (o zucchero). Unire anche lo strutto e il sale, impastare almeno 10 minuti aiutandovi con l’acqua. Bisogna ottenere un impasto abbastanza consistente.
Dopo aver manipolato la massa per circa 10 minuti, coprite e lasciate riposare per circa due ore.
Volendo, potete mettere il tutto in frigorifero coperto da pellicola e lasciare a maturare 24 ore, per utilizzarlo il giorno dopo.
Lessare le scarole ben pulite, in poca acqua dentro una pentola capiente. Poi saltarle in padella con aglio e olio, aggiungendo i capperi, l’uvetta ammollata in acqua e i pinoli. Aggiustare di sale, se serve.
Prendere l’impasto e dividerlo in 6 o 8 parti, stendere ogni parte come fosse una pizza e aggiungere la scarola al centro (se volete anche una spolverata di pecorino). Chiudere la pizza a forma di calzone e mettere su una teglia coperta di carta forno.
Fare la stessa operazione per tutte le parti.
Spennellare i calzoni con un pochino di uovo e infornare alla massima potenza del forno. cuocere 10 minuti poi abbassare la temperatura a 180° cuocendo altri 15-20 minutui (forno statico).
Io adoro i calzoni con la scarola, sono un’invenzione fenomenale! L’hai sfruttata al meglio!
Adoro la classica focaccia con la scarola e di questi calzoni potrei solo innamorarmi… 🙂 Li trovo perfetti per un bel picnic di inizio primavera.
Buon weekend!
Questi calzoncini hanno un solo difetto… che ne devi preparare 300 perchè secondo me uno tira l’altro! :o)
belli! da quello che leggo credo che siano anche molto molto saporiti!
“il ripieno sapido di capperi e alici la fa abbastanza da padrone”… musica per le mie orecchie! Scusa, ieri non sono passata a fare il giro dei blog e mi ero persa la grande notizia! Allora, d’ora in poi, prima di scegliere il vino, ti manderò un’email!
Tesoro i calzoni con la scarola a napoli si mangiano anche per colazione sono davvero una goduria…mi pioace l’idea della pizza cosi in monoporzioni mette ancora piu appetito!!!bacioni,Imma
e chi riesce a resistere a questi calzoncini?
Questo ripieno è strepitoso.. io ne faccio una torta salata.. ma nel calzone è più gustoso! baci e buon w.e. .-)
Che meraviglia! Una foto molto vivace e la ricetta sarà anche famosa ma io non l’ho mai fatta 🙂 questo è un modo per provarla, grazie della ricetta! Baci
complimenti per essere diventata ufficialmente somellier! te lo scrivo qui anche se avrei dovuto nel post precedente! brava brava brava!
questi calzoni sono davvero golosi, io poche settimane fa avevo usato la coppia scarola-uvetta insieme ai pistacchi e devo dire che anche in questi lievitati rende davvero bene! chissà come mai non avanza mai nulla!
E’ il modo in cui amo mangiare la scarola con pinoli e uvetta…racchiusa in un cazone, la fine del mondo!