O lo si odia o lo si ama, pare che il porridge non abbia poi via di mezzo. La verità, secondo me, sta nel fatto che ci sono porridge buoni e porridge meno buoni quindi se si ha la fortuna di assaggiare i migliori ci si lascia coccolare dal loro confortante sapore, al contrario mangiando un porridge cattivo con avena secca che a volte ha il sapore della bustina in plastica dove è contenuta, difficilmente lascerà nella nostra mente un buon ricordo. Io sono una di quelle che si è convertita al porridge solo dopo anni. Prima non lo amavo affatto.
Come per tutte le preparazioni servono buone materie prime e anche pazienza nel prepararlo.
L’ultima versione di porridge che ho sperimentato io è quasi un budino, che ricorda il risolatte e che profuma di frutta fresca e spezie.
Ho usato avena decorticata in chicchi invece che quella in fiocchi.
Ci vuole più tempo per cuocerla e se avete intenzione di prepararlo per la colazione è necessario anticiparsi la sera prima.
L’avena crea da sola una bellissima crema avvolgente e se si aggiungono ingredienti dolci si realizza un porridge se si aggiungono quelli salati delle ottime zuppe.
In questo caso l’avena si può cuocere in qualsiasi tipo di latte: mandorla, riso o mucca e personalizzato davvero in infiniti modi a seconda dei gusti. Gli aromi del porridge possono essere la scorza di agrumi, pezzetti di frutta secca, la vaniglia e anche le spezie più insolite.
Qualsiasi tipo di dolcificante o frutto poi lo rende ancora più goloso.
Cosa occorre per preparare il porrige di avena decorticata
2 tazze di latte (vegetale o non)
1 tazza di avena
1-2 cucchiaio di miele
frutta a piacere:
cranberries
melograno
mandarini
speziatura a piacere
Come preparare il porrige di avena decorticata
Scaldare il latte in una casseruola e aggiungere l’avena portando ad ebollizione, abbassare la fiamma e continuare la cottura a fuoco basso fino a che l’avena non sarà ben gonfia e il composto denso. Ci vorranno circa 30 minuti, ma dipende dall’avena usata perciò leggere sulla confezione i tempi.
Dolcificare il composto con del miele, io ho aggiunto un pezzetto di zenzero anche.
Lasciare addensare e freddare anche per una notte, al mattino seguente scaldarlo, aggiungere un pochino di latte se necessario, togliere lo zenzero o la scorza di limone e guarnire con frutta a piacere.
Io l’ho amato al primo colpo… e con l’avena sto “a’rota”, proprio in questi giorni… Dev’essere questo clima tardoinvernale e il bisogno di coccole e cose buone e sane…
Buona giornata Elisa!
Io lo adoro, ma perché ho avuto ottime maestre.
Lasciare l’avena in ammollo qualche ora aiuta a venire incontro ai miei gusti.
La frutta, poi, è indispensabile.
Ora cerco un melograno per “copiare” il tuo porridge.
Quanto mi piace il porridge! Ha guardare le tue foto e a leggere il post mi hai fatto venire voglia di prepararlo! Un abbraccio
Tesoro ma tu mi leggi nel pensiero!!!Avevo salvato diverse ricette per il porrige ma non mi convincevano tanto e con te invece cara vado sul sicuro!!! Lo proverò senz’alto!!Un bacione,Imma
@Rossella: il tuo stile un pochino british secondo me ti aiuterà a realizzare dei porridge ottimi. Riguardo l’ammollo ho trovato varie versioni,c’è persino chi lascia 24 ore in ammollo l’avena senza nemmeno cuocerla, ma non mi è sembrata una tecnica molto affidabile, alla fine mi sono ispirata alla vecchia e cara tecnica scozzese che ho letto un po’ ovunque e ho preparato il porridge come una vera e propria zuppa.
Sai cosa mi ha ricordato? Hai mai fatto il grano cotto per la pastiera? Esattamente il medesimo procedimento. 🙂
@Laura: Cara ciao! Se lo fai fammi sapere sono curiosa della tua versione da toscanaccia!
@Imma: Ma dai davvero? Tu da esperta di cucina partenopea e senz’altro di pastiera dovresti essere molto confidente con la cottura del grano… Ebbene non è poi molto differente dalla preparazione dell’avena in chicchi.
Elisa, non venivo da un po’ a salutarti ma le foto di questo porridge mi hanno spinto a tornare a trovarti con piacere! A vederle sento la freschezza, come se l’inverno stesse passando e la bella stagione fosse vicina… 🙂