Romanità a tavola: Crostata ricotta e visciole

Romanità a tavola: Crostata ricotta e visciole

Amo la mia città follemente, è magica Roma e continua ad esserlo anche dopo 35 anni che sto qui, ancora riesce a sorprendermi, ancora ci sono musei che non ho esplorato, monumenti che non ho visto e tante, tantissime attività culturali e che riguardano l’enogastronomia che non basterebbe una vita per poterle conoscere tutte.
La cucina di Roma su questo blog ha sempre avuto un posto un po’ privilegiato, anche se, come ho raccontato più volte, la cucina romana non è mai stata proprio tipica di casa, avendo metà famiglia toscana e metà abruzzese, con nonna Piemontese, mi ritrovo ad avere un bellissimo mix di cucine e piatti all’interno della mia famiglia, ma nessuno di quelli che si preparavano abitualmente sono tipici di Roma o del Lazio.
Poco male, negli anni ho recuperato io.
La crostata ricotta e visciole è un dolce che a Roma si prepara spesso e volentieri e viene servita a fine pasto in molti ristoranti tipici, nonché venduta nei forni di tutta la città.
Come spesso accade ogni famiglia ha il suo modo di farla, ognuno ha la sua particolare tradizione, lo strato di visciole può essere messo sopra o sotto la ricotta, si può aggiungere il cioccolato in gocce, si può anche fare una crostata il cui il ripieno è chiuso tra due gusci di frolla. Tra tante versioni a Roma ogni scusa è buona per farla, a maggior ragione se è il weekend della festa del Papà.
Ecco, insomma di seguito la mia versione, con una frolla che di solito utilizzo per le crostate di ricotta (vedi pastiera) perché è molto ricca e friabile.

CROSTATA RICOTTA E VISCIOLE

250 gr di farina 00
175 gr di burro freddo
100 gr di zucchero
2 tuorli
1 uovo
la scorza di mezzo limone

Per il ripieno:
230 gr di ricotta di bufala
la scorza di mezzo limone
2 cucchiai di zucchero a velo
250 gr di marmellata di visciole
foglioline di menta per guarnire

Impastare la farina con il burro tagliato a dadini, mescolare con la planetaria o con la punta delle dita il tempo necessario per ottenere un composto sbricioloso, unire quindi lo zucchero i tuorli e l’uovo. Grattugiare la scorza di limone e impastare fino che l’impasto non sta insieme.
Formare una disco, io preferisco appiattire l’impasto subito in modo che si fredderà prima e con il matterello dopo sarà più semplice da stendere.
Avvolgere l’impasto in una pellicola e lasciare un ora in frigo.

Setacciare la ricotta con lo zucchero a velo, aggiungere la scorza di limone e lasciar in frigo anche questa.

Trascorso il tempo del riposo stendere la frolla in una teglia da 26 cm, procedere con la cottura in bianco della crostata: coprire il guscio di frolla di carta forno, aggiungere legumi secchi oppure sfere in ceramica e cuocere 15-20 minuti. Togliere la carta da forno messa sopra e stendere uno strato di ricotta precedentemente setacciata.

Sopra alla ricotta con delicatezza fare uno strato di marmellata di visciole.
Decorare la superficie della crostata con la frolla avanzata, facendo delle strisce o tagliando dei frollini della forma che si preferisce.

Infornare 15-20 minuti ancora fino a doratura.

Decorare con foglie di menta o zucchero a velo.

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